Punti di forza delle Cartiere di Trevi sono la qualità della materia prima e della lavorazione. Citerei anche ...
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L'impresa Cartiere di Trevi S.p.A. vede la luce nel mese di aprile del 1960 per iniziativa di Aldo Graziosi, imprenditore che operava nell'omonima cartiera di Tivoli, erede di un'impresa attiva già dallo stabilimento sul sito della Cartiera Bonaca, società inattiva. Fin dalla ristrutturazione degli impianti e dei fabbricati porta a un moderno impianto per la produzione di carta paglia in bobine da destinare al fiorente mercato degli imballaggi in cartone ondulato, in quegli anni in forte sviluppo.
I primi dieci anni registrano un costante aumento della produzione, fino a 800 tonnellate mensili, grazie a una coraggiosa campagna di investimenti e di ricerca di soluzioni tecnologiche avanzate per uno sfruttamento efficiente degli impianti. Gli anni 70 rappresentano un punto di svolta per le Cartiere di Trevi. La progressiva affermazione della sensibilità ambientale e l'inizio di un'era normativa in materia, giunta oggi a regole severe e stringenti, pose le premesse per una radicale trasformazione dell'Azienda.
La produzione di carte e cartoni a partire dalla paglia come materia prima imponeva tassi di inquinamento rilevanti e, in futuro, difficilmente sostenibili da parte del territorio. Per questo motivo il decennio successivo vede alcune importanti iniziative, coraggiose per l epoca, in presenza di una normativa carente senza indicazioni sull'idoneità delle soluzioni attuate: lo spostamento degli scarichi dal fiume Clitunno, vero tesoro ambientale della zona e fiume sacro fin dall'antichità, al vicino Marroggia, il progressivo abbandono della paglia come materia prima esclusiva a favore della carta riciclata, meno problematica in termini di inquinamento, e l'installazione di un impianto per l'abbattimento dello stesso nelle acque immesse nel torrente Marroggia.
Dal 1982, infatti, l'Azienda utilizza esclusivamente carta riciclata per la produzione con evidenti benefici, tra i quali: riduzione della quantità di materia prima occorrente (115 Kg di carta riciclata per quintale di prodotto); riduzione del 65% dell'inquinamento dell'acqua utilizzata nel processo industriale e convogliata all'impianto di depurazione; minori consumi di energia elettrica e quindi di emissioni nocive; miglior uniformità delle caratteristiche tecniche e chimico-fisiche del prodotto; incremento dell'occupazione e della produzione (giunta a tonnellate mensili dopo un decennio).
Giovanni Battista e Giovanni Graziosi, originari di Velletri, si trasferirono a Tivoli nel 1830, per rinnovare insieme con Antonio Carlandi l’impianto delle vecchie ferriere di Porta Scura.
Il figlio di Giovanbattista, Tito Graziosi fonda la Cartiera Graziosi in Tivoli specializzata nella produzione di carta paglia in fogli.
Come pioniere del riciclo, Tito Graziosi utilizzò come materia prima anche carta da riciclare. Come testimonia l’Archivio Capitolino, fu ceduto al Sig. Graziosi il materiale a stampa raccolto in 88 balle di stampe vecchie, riconosciute inutili e scartate.
Aldo Graziosi è nominato rappresentante della piccola industria nella Federazione fascista industriale della carta
La Cartiera di Tivoli per tanti anni guidata da Guido Luigi Graziosi e poi dai suoi figli Aldo e Franco viene ceduta per fondare la nuove Cartiere di Trevi S.p.A.. Lo stabilimento sorge sul sito della Cartiera Bonaca, società inattiva fin dal 1955. La ristrutturazione degli impianti e dei fabbricati porta a un moderno impianto per la produzione di carta paglia in bobine da destinare al fiorente mercato degli imballaggi in cartone ondulato. I primi dieci anni registrano un costante aumento della produzione, fino a 27 tonnellate giornaliere, grazie a una coraggiosa campagna di investimenti e di ricerca di soluzioni tecnologiche avanzate per uno sfruttamento efficiente degli impianti.
Aldo Graziosi, fondatore delle Cartiere di Trevi, è nominato membro del consiglio direttivo dell’Assocarta in occasione dell’Assemblea costitutiva che si tenne a Roma il 14 giugno 1962.
Pur in presenza di una normativa carente e senza indicazioni sull’idoneità delle soluzioni attuate, furono spostati gli scarichi dal fiume Clitunno, vero tesoro ambientale della zona e fiume sacro fin dall’antichità, al vicino Maroggia attraverso la costruzione di un impianto anaerobico di depurazione degli scarichi.
I Fratelli Graziosi, Aldo e Franco pianificano investimenti e nuove acquisizioni
La Società Graziosi di Tivoli acquista dalla Molina & C. la fabbrica per la produzione di carta paglia. Azienda che verrà poi sciolta all'inizio degli anni 80 e chiuderà l'impianto di Tarquinia.
Primi esempi di comunicazione e pubblicità.
Cambiamento epocale che ha dettato sino ai giorni nostri il modello di business dell’Azienda
L’innovativa e lunghissima tela di formazione è stata la mossa vincente che tutt’oggi permette una produzione versatile con grammature basse a un minimo di 120 gr.mq. sino al cartoncino pesante a 550 gr.mq.
Installazione di un impianto di cogenerazione con una turbina da 2 MW a gas metano PGT2 Nuovo Pignone - General Electric. I gas di scarico a 520° C, sono convogliati in uno scambiatore per produrre vapore impiegato l’asciugamento della carta. tecnologici dell’azienda.
Portale dell'industria cartaria come raccolta di aziende, news e prodotti
Con l’acquisto della Taglierina Pizzolato ogni prodotto puó essere trasformato da bobina in fogli.
L'azienda, condotta da Guido e Maurizio Graziosi festeggia i 50 anni di attività
Tavola rotonda organizzata dall'azienda nel cinquantenario dell'anno di fondazione. A confronto rappresentanti della cultura, della politica e dell'imprenditoria. L'Umbria e le potenzialità di sviluppo sostenibile in un territorio ricco, come pochi in Italia, sia da un punto di vista naturalistico sia da quello paesaggistico.
Al via la gestione con la IV generazione della famiglia Graziosi
Cambiano gli attori, ma non le tradizioni. Ogni anno si riuniscono per un evento sportivo, i dipendenti CT. Prima Edizione della Coppa Cobram, a sfidarsi sul terreno: Amministrativi da una parte, Produzione dall'altra.
Migliora la qualità e l’efficienza del trattamento dei reflui grazie all’installazione di un reattore anaerobico
Dopo il cambio dei vertici aziendali a seguito del passaggio generazionale della famiglia Graziosi, il cambiamento di gestione, impianti e macchinari, ha visto un aggiornamento anche del corredo grafico di comunicazione. Un logo aggiornato nelle curve e nel colore, ma che ha mantenuto la sua completa riconoscibilità all'insegna della continuità aziendale.
Avviato il nuovo impianto di cogenerazione da 2,7 Mw/h in Esco con E.on - Fornitore Ab Energy
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